Voglio condividere con te come aumentare le occasioni gioiose nella tua vita e costruire, emozione dopo emozione, quello stato meraviglioso che si chiama Felicità.

Non è qualcosa che accade casualmente, richiede la tua esplicita intenzione ed attenzione e non ti nascondo che comporta una certa fatica fisica ed intellettuale.

I risultati però!

… sono talmente straordinari e preziosi che giustificano questo grande impegno.

Devo fare una premessa prima di proseguire questa Riflessione: sai cosa sono i bias (baias) in psicologia? Se non lo ricordi o non lo sai (non si può sapere tutto), si tratta di una distorsione cognitiva, una tendenza a creare una propria realtà soggettiva, che non corrisponde necessariamente all’evidenza delle situazioni ma che dipende dalla interpretazione che ne diamo e che porta a poca oggettività o addirittura ad errori di valutazione.

Si tratta, in altre parole, di automatismi ai quali ricorre la mente per velocizzare i processi decisionali, anche se velocità non significa sempre esattezza!

Ne esistono più di 200 che vengono usati nella quotidianità e uno dei più diffusi si chiama “bias della negatività”.

È l’inclinazione degli individui a notare di più e a ricordare o essere maggiormente colpiti da informazioni ed eventi negativi, rispetto agli stimoli positivi o neutrali.

Questo deriva dal fatto che la specie umana deve la sua sopravvivenza alla capacità che ha sviluppato di intercettare con prontezza i pericoli e le conseguenti contromisure necessarie in un ambiente decisamente ostile e popolato da creature di proporzioni e aggressività ragguardevoli.

Ciò si è impresso nel nostro inconscio primordiale e, anche se oggi viviamo in un contesto tutto sommato favorevole, questo alert mentale continua a condizionare i nostri pensieri e, di conseguenza, i nostri comportamenti.

Gli effetti sono sfavorevoli da tanti punti di vista perché portano, ad esempio, a diffidenza nelle relazioni se – come può capitare a chiunque – abbiamo vissuto una storia d’amore o una amicizia che ci hanno deluso, oppure fanno tendere a rinviare all’infinito decisioni importanti nel timore di commettere un errore se ci è successo in passato.

Il “bias della negatività” peggio di tutto si riflette nella nostra visione generale della vita che in questo modo ci appare sempre piena di insidie e frustrazioni, può portare ad evitare i contatti sociali, ad alimentare paure irrazionali e ad uno stato ansioso molto prossimo alla depressione.

In sintesi quanto ho appena raccontato spiega anche come mai gli organi di informazione danno molto più spazio a notizie catastrofiche piuttosto che a grandi gesti di coraggio, generosità o bontà.

Non è che le notizie positive non esistano ma, purtroppo, la tendenza naturale delle persone è quella di essere calamitata da quelle a forte impatto negativo.

Come recuperare la nostra salute mentale ed emotiva e alimentare la nostra mente e il nostro cuore di sensazioni positive?

Sono necessarie delle “soste forzate” che interrompano la nostra febbrile corsa nella vita e la conseguente modalità reattiva di pensiero/azione.

Reattivo vuol dire attivare il pilota automatico e parlare-agire secondo schemi appresi e radicati nel nostro inconscio, senza adattarli alla realtà, spesso con risultati da deludenti a disastrosi.

Fermarsi significa darsi la possibilità di riflettere, osservare, percepire con tutti i sensi la situazione oggettiva e, solo a questo punto, parlare ed agire intenzionalmente.

Ma, mi dirai, ho imparato che fermarsi è una perdita di tempo!

A parte il fatto che anche l’ozio è ormai oggetto di rivalutazione come strategia per guardare dentro noi stessi e per recuperare la stanchezza mentale e fisica.

Anche questo pensiero potrebbe essere classificato come bias, o preconcetto, perché in effetti la cosa più importante quasi sempre non è la velocità bensì l’efficacia.

Nelle azioni, così come della comunicazione, ciò che conta è “raggiungere il risultato desiderato” mentre, continuando a correre, il tasso di errore (e quindi di tempo destinato ai rifacimenti, quando possibili) è elevatissimo.

Sostare permette di entrare in contatto con il presente, quindi con la realtà delle cose, accorgersi dei colori, dei profumi, delle consistenze, dei suoni e delle melodie, delle espressioni sul volto delle persone, delle parole che utilizzano e soprattutto delle pause che lasciano fra un pensiero e l’altro.

Ho sperimentato personalmente questo cambio di approccio mentale. Ho smesso di considerarmi sfortunata e mi sono messa in azione per risvegliare la mia consapevolezza riguardo me stessa, le relazioni con gli altri e le mie aspirazioni professionali ma, soprattutto, esistenziali.

Ho appurato che se sosti ti puoi anche autorizzare a sorridere senza ragione, solo perché splende il sole o perché la nebbia di stamattina ti immerge in un mondo onirico, puoi guardare negli occhi chi incontri e magari riuscire a ricordare il suo nome o il gusto di gelato preferito di un amico.

Eccola la “formula” per bilanciare le inevitabili difficoltà che comporta l’esistenza: decidere di dare spazio ai nostri cinque sensi e finalmente vedere e non guardare, ascoltare e non sentire, assaporare e non ingoiare, odorare il petricore che si percepisce al battere della pioggia sulla terra da tempo asciutta, apprezzare le differenti consistenze attraverso il tatto.

Percepire appieno con il corpo e con la mente quel che stiamo vivendo, ci fa sentire protagonisti della nostra vita e non comparse sullo sfondo del palcoscenico.

Come ho illustrato nel corso Insight Timer “Crea la tua Felicità scoprendo l’Incanto di Vivere che puoi trovare nelle mie tracce Premium ogni esperienza sensoriale può suscitare emozioni gioiose e quando aggiungiamo l’apertura della nostra mente e del nostro cuore attraverso l’empatia, la gentilezza e il senso di interdipendenza che ci lega a tutti gli esseri viventi, possiamo di ogni giorno fare un giorno felice.

Incanto, infatti è un approccio alla vita per renderla piena e gioiosa, con poca o nessuna spesa. Servono solo cura, amorevolezza e mente aperta alla continua scoperta anche di ciò che conosciamo perfettamente!

Che tu possa vivere nel sorriso e nella gioia,
in pace, salute e sicurezza.

Namastè

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