“Tutto è Energia”.

Lo dice il famoso fisico Albert Einstein attraverso una delle più importanti scoperte scientifiche che ha permesso di stabilire che Energia e Materia sono strettamente correlate fra loro ed inseparabili (E=mc2), aprendo le porte alle affascinanti scoperte della fisica quantistica.

Lo afferma da millenni anche la Medicina Tradizionale Cinese che considera che è Energia anche l’organismo umano ed assume diverse funzioni a seconda che si tratti del corpo, della mente, delle emozioni o dello spirito che si manifestano attraverso il Jing, il QI e gli Shen.

Su queste premesse è facile intuire come la vibrazione generata dalla ripetizione di determinati suoni, come accade quando meditiamo con i Mantra, permetta di entrare in contatto con la nostra dimensione più intima e, insieme, con l’universo.

D’altro canto, mantra è una parola sanscrita che significa “liberare la mente” e secondo un approccio spirituale prevede la ripetizione di un canto antico e sacro che permette di focalizzarci sulle nostre intenzioni più profonde e, attraverso il potere della parola, agire come elemento di guarigione spirituale.

Il sanscrito deriva dagli antichi testi Veda – ovvero i testi più antichi della religione indiana, composti tra il 1500 e l’800 a. C. – e viene definito “lingua vibrazionale” perché l’alfabeto è formato da sillabe in grado di creare l’energia di ciò che si sta menzionando e che arrivano al corpo con diverse vibrazioni.

Il corpo umano è fatto per la maggior parte di acqua e così come una goccia nell’acqua crea movimento, nello stesso modo una vibrazione energetica si riflette in un movimento all’interno del corpo.

Quindi non è importante conoscere il significato di un mantra per riceverne il maggior beneficio, questo perché il significato del sanscrito è nascosto nel suo suono.

 Se si preferisce un approccio laico il Mantra potrà essere scelto nella propria lingua madre utilizzando parole o frasi che corrispondono ad una intenzione o obiettivo personale profondo, che può riguardare il lasciar andare delle problematiche, ottenere uno stato di salute migliore o affrontare importanti cambiamenti che ci generano ansia.

Respiro e voce si armonizzano

Durante la recita – che spesso avviene sgranando un Mala, cioè una collana composta da 108 grani e fatta di semi, legno o pietre naturali – respiro e voce si fondono in modo particolare e creano benefici a tutto il nostro sistema psicofisico, come

  • armonizzazione del respiro
  • calma della mente
  • aumento della concentrazione
  • miglioramento del sistema nervoso grazie alla vibrazione della voce
  • rilassamento e pace

Nei miei percorsi di “Introduzione alla Mindfulness” ho scelto di far anche avvicinare i partecipanti a pratiche diverse di meditazione e, fra queste, anche quella con il canto dei Mantra.

Infatti penso che ciascuno debba trovare l’approccio alla meditazione che più risponde alle sue caratteristiche, magari come fase preliminare alla meditazione Mindfulness formale: ciò che conta, secondo il mio punto di vista, è aumentare la consapevolezza di sé e occuparsi in modo responsabile del proprio benessere quotidianamente.

La ripetizione del Mantra è chiamata Japa Yoga, e può essere:

  • ad alta voce (aumenta l’energia)
  • sussurrata (favorisce il rilassamento)
  • ripetuta a livello mentale (migliora la concentrazione)
  • scritta (abbina la scrittura alla ripetizione mentale perciò si radica con maggiore efficacia nell’inconscio)

Il suono primordiale: OM

Il mantra dei mantra che tutti conosciamo è OM ed è considerato il suono primordiale, la vibrazione da cui tutto l’Universo ha inizio. Si ottiene dai tre suoni A-U-M che racchiudono tutto ciò che esiste, ovvero:
A il passato;
U il presente;
M il futuro.

Il mantra universale: Gayatri Mantra

Il Mantra più conosciuto e cantato però è Gayatri, definito mantra universale perché non appartiene a nessuna religione e, per questo, può essere cantato da tutti.

Si tratta di un inno a Savitur, il Dio del sole e le parole sono:

Om bhur bhuvah svah
tat savitur varenyam
bhargo devasya dhimahi
dhiyo yo nah prachodayat

 

Il sanscrito antico in cui sono scritti i mantra è difficile da tradurre per cui raramente si trovano delle traduzioni univoche. Una traduzione è, ad esempio:
“Meditiamo sul creatore supremo,
la cui luce divina illumina tutti I regni (fisico, mentale e spirituale).
Possa questa luce illuminare le nostre menti.”

 

Un’altra versione – riportata qui sotto – largamente accettata è la traduzione del mantra nel suo significato generale, fornita da Donna Farhi, nel suo libro “Lo yoga nella vita”.

“Tutto ciò che è sulla Terra, nella Terra e al di fuori di essa,
deriva da un’unica fonte emanante.
Se i miei pensieri, le mie azioni e le mie parole
riflettessero la comprensione totale di questa unità,
io sarei la pace che vado cercando.”

Il canto di questo mantra è un dono che facciamo al sole, un’espressione di gratitudine perché è grazie al sorgere del sole che la vita sulla terra è garantita.

È interessante sapere che Gayatri Mantra è considerato un mantra di guarigione perché composto da 24 sillabe che influiscono direttamente su 24 centri energetici del nostro corpo (ghiandole endocrine).

benefici che derivano dalla sua ripetizione sono svariati: riduce gli effetti dello stress, calma la mente, dona equilibrio al sistema nervoso centrale, è utile in caso di asma, mantiene il cuore in salute e migliora il funzionamento del sistema immunitario.

Non è semplice da imparare perciò il mio suggerimento è di iniziare ascoltandolo più volte in modo da memorizzare la pronuncia esatta anche utilizzando uno dei video che si trovano facilmente su Youtube.

Secondo la tradizione i mantra vanno ripetuti per 108 volte (i grani del Mala) oppure 9 volte o multipli di 9 e personalmente ho trovato molto utile questa versione con 27 ripetizioni recitata abbastanza lentamente e con il testo in sovraimpressione GAYATRI MANTRA 27 RIPETIZIONI

È anche molto utile scrivere il testo così come si pronuncia e, è quello che ho fatto all’inizio, distribuire i foglietti in giro per casa o al lavoro in modo da essere sollecitati a rileggerlo spesso durante la giornata.

In seguito potete ascoltare versioni diverse del canto, più veloci e allegre o più lente e sussurrate fino a trovare quella che vi piace di più interpretata dai vostri cantanti preferiti.

Una volta appreso, Gayatri Mantra non lascerà più la tua mente e sarà subito disponibile ogni volta che vorrai rapidamente ritrovare pace e tranquillità nella totale concentrazione della tua interiorità.

Concludo condividendo le parole di Swami Sivananda il famoso medico, filosofo e yogi indiano autore di oltre 300 libri:

“Il pensiero costante del mantra protegge e libera dal ciclo di nascita e morte.

Un mantra è definito tale perché implica un processo mentale.
La sillaba “man” della parola mantra significa “pensare” mentre “tra” vuole dire “proteggere” o “liberare” dai vincoli del mondo fenomenico.
Il mantra genera 
potenza creatrice e infonde beatitudine eterna.
La ripetizione costante di un mantra risveglia la coscienza.”