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Sono tanti anni che osservo le persone, nei corsi di formazione, nei percorsi di crescita individuale, negli incontri casuali e nella mia vita di relazione personale.

Le guardo con sincero interesse, cercando di capirne la storia, gli orientamenti, le sicurezze e le paure, i sogni e i vincoli che spesso loro stesse si pongono.

Soprattutto quando una persona manifesta sofferenza, frustrazione, demotivazione considero lei e mi guardo intorno. Cerco di cogliere i sintomi manifestati nell’abbigliamento o nell’ambiente in cui trascorre del tempo.

Il “dentro” si vede “fuori”

Mi piace conoscere gli ambienti che possono influenzare con le loro scelte, lavoro o casa non importa, perché penso che ciò che creiamo intorno a noi esprima con estrema chiarezza cosa si agita dentro di noi, nel nostro subconscio.

Perfino l’automobile riesce a diventare tana, grotta o salotto e rappresentare il nostro animo in modo trasparente.

Ascolto le parole che la persona usa e che determinano la sua rappresentazione della realtà, indago gentilmente sulla sua routine di vita.

Il più delle volte il quadro che si delinea conferma che l’aspetto più trascurato è proprio “il sé” e questo riguarda soprattutto le donne.

Donne che si amano poco

Orologio sempre sott’occhio, tempi serrati per conciliare gli impegni casa-lavoro e quello che viene sacrificato è sempre il tempo personale, barattato per non farsi soffocare dai sensi di colpa e dall’ansia.

Proprio da qui occorre ricominciare. Senza la cura di sé stesse, non si realizzano progetti né si conseguono risultati, non si assapora la vita e nemmeno le relazioni interpersonali, di qualsiasi tipo.

Non è facile, mi viene detto! Certo, rispondo, ma è l’unica strada che ti permetterà di concretizzare il tuo obiettivo di serenità, equilibrio e, perché no, di felicità.

Prendersi cura di sé stessi è il primo gesto d’amore verso la vita

Comincia dal decidere quale nuova abitudine che ti fa stare bene vuoi introdurre nella tua giornata (ce ne sono talmente tante fra cui scegliere!), poi decidi quanto tempo dedicare e qual è il momento migliore per te.

Potrebbe essere la mattina, magari anticipando un po’ la sveglia e incominciare con “il piede giusto”, oppure il tardo pomeriggio esauriti gli impegni di lavoro o anche la sera dopocena.

Dovrai deciderlo in base alle tue esigenze, al tuo “sentire” che quella è la scelta migliore per te.

Poi fai in modo di mantenere il tuo nuovo e gradevole impegno con determinazione, difendendo quel tempo dalle incursioni di partner, figli e affini, telefono e animali di casa.

Non ci vorrà molto perché la triade mente-corpo-spirito si accorga di quanto questa novità ti fa stare bene e questo alimenterà la tua motivazione, così come il tuo sentirti intimamente più soddisfatta si rifletterà quanti sono intorno a te che lo noteranno con piacere.

È vero, ci vuole impegno per avviare questo nuovo processo ma una volta innescato non potrai più farne a meno e la tua assumerà un valore maggiore e più appagante.

Senti il bisogno di un sostegno per cambiare?

Se pensi ti possa aiutare un percorso “accompagnato” ti suggerisco di dare un’occhiata ad una nuova iniziativa che ho chiamato “Sorsi di BenEssere”, che ti impegna solo una volta al mese e ti offre spunti e pratiche fra le quali trovare quella più adatta a te.

Ogni incontro è pensato per sperimentare una pratica di BenEssere che può facilmente diventare una abitudine di vita

Puoi decidere di seguire solo qualche incontro oppure optare per il ciclo di 10 incontri e assicurarti la tua “coccola di BenEssere” da febbraio a dicembre. Valuta se fa per te e contattami per ogni informazione.