Tag Archivio per: meditazione

La pratica della Mindfulness è molte cose ma, per me, quella più importante è l’avere scoperto che tutto ciò che cercavo era vicinissimo, dentro di me.

Cercavo sollievo al pungolo dell’insoddisfazione in nuovi progetti e relazioni, luoghi e oggetti, ma senza trovare pace e un significato profondi.

Mi sono avvicinata a questa pratica con l’entusiasmo di tutto ciò che avevo letto e prontissima a sperimentare i buoni effetti che poteva produrre, ma…

Il primo traguardo: fermarsi

Io, abituata al perenne movimento scandito dall’agenda dei miei tanti interessi, dovevo impormi di sedere tranquillamente con il solo impegno di respirare.

E non si trattava di sedersi necessariamente per terra o di assumere difficili posizioni yoga ma solo sedersi comodamente su una sedia, con la schiena e la testa eretti e i piedi ben appoggiati per terra. Insomma, niente di ginnico, anzi! ma…

Era una sfida più difficile di quello che immaginavo e coinvolgeva livelli di coscienza più sottili e sconosciuti.

Perchè fermarmi pochi minuti era così impegnativo? Che valore attribuivo all’azione a tutti i costi? Queste domande sono state le prime che hanno scandito la mia pratica formale Mindfulness.

La successiva tappa: la costanza

Mi sembrava di non riuscire a ritagliare, ogni giorno, quei 10 minuti “oziosi” e spesso arrivava il momento di dormire senza che mi fosse venuto alla mente oppure avendo continuato a far slittare l’appuntamento con me stessa.

Conosco la forza delle abitudini che dal profondo dell’inconscio ci muovono in azioni pre-stabilite e talmente radicate da non ricordare nemmeno quando si sono formate e sapevo che occorreva un supporto.

Le soluzioni che ho scelto

Le alternative erano diverse: seguire un corso di qualche settimana, frequentare un gruppo di meditazione, affidarmi ad una applicazione telefonica…

La mia prima scelta è caduta su un seminario residenziale che prometteva una immersione totale nella pratica Mindfulness, in un ambiente particolarmente favorevole all’introspezione spirituale e con un teacher di grande esperienza.

Ed è così che sono tornata a Pomaia nel centro buddista Istituto Lama Tzong Khapa, che conosco da molti anni e dove mi sento ogni volta come chi torna a casa, avvolta dall’atmosfera di pace che ogni ambiente emana e dalla grande energia che migliaia di persone alimentano da anni con le loro meditazioni.

Immergersi in un contesto naturale, con tutti i sensi aperti a ricevere stimoli, profumi, rumori, silenzio e riflessioni.

Si tratta di una esperienza che consiglio a tutti: un tempo di cura per la mente e per il corpo che ognuno dovrebbe regalarsi periodicamente e che permette, soprattutto ai neo-praticanti, di entrare nello spirito giusto ed incominciare a sperimentare i benefici della Mindfulness.

Un aiuto dalla tecnologia…

Rientrata alla routine di ogni giorno, in effetti avvertivo l’importanza di praticare con continuità per continuare ad allenare la mia mente alla consapevolezza e la seconda soluzione, per me molto utile, è stata l’applicazione Insight Timer, scelta dopo aver valutato altre applicazioni di meditazione sia perchè completamente gratuita e senza inserti pubblicitari (che trovo molto fastidiosi), sia per l’organizzazione dei contenuti che è molto semplice ma davvero ampia.

Così, grazie al promemoria giornaliero impostato sull’applicazione, era più difficile “dimenticare” e pian piano, seduta a respirare ed ascoltare le sensazioni fisiche, osservando i pensieri, notando le emozioni giorno dopo giorno, il momento della pratica formale è diventato sempre più piacevole e atteso con gioia.

Avevo sperimentato che per sentirsi vivi e vitali non è necessario correre come laboriose formiche e che tutto questo agitarsi, perennemente proiettati verso la prossima scadenza, il più delle volte fa perdere di vista tutta la bellezza che la vita dipana istante dopo istante, adesso.

Ero pronta a far diventare la pratica Mindfulness un comportamento abituale, una attenzione consapevole presente in ogni momento della giornata anche nella pratica informale: lavando i piatti, rispondendo ad una mail, preparando e poi assaporando un cibo, ascoltando un amico. Ma di questo scriverò nel prossimo articolo!

Credo che queste siano fra le prime difficoltà comuni a chi inizia a praticare e nei miei percorsi, sia di gruppo sia individuali, sono i punti di attenzione che fin da subito vengono esplorati insieme.

Ed è l’inizio di una “avventura” destinata a cambiare il nostro modo di pensare e i nostri comportamenti,  per diventare concretamente agenti attivi del nostro BenEssere.

Non puoi tornare indietro
e cambiare l’inizio.
Ma puoi cominciare da dove sei
e cambiare la fine.
(C. S. Lewis)